Questi sono i tradizionali strumenti per disegnare le carene.
LASCIATE STARE!!!
scaricate un programma
freeware di CAD
e divertitevi!
Non cedete alla tentazione, vale solo per i più anziani, di disegnare a mano.
E' praticamente impossibile! Come avrò modo di dimostrare progettare una barca è un continuo dubbio e ripensamento .
Il computer è l'unica salvezza.

Su internet potete trovare numerosi programmi per disegnare gli scafi, vi segnalo quelli che mi sembrano più semplici:

Blue Peter MarineSystems

Gregg Carlson's HullsProgram

Carene 2008

Carene è il mio preferito, perchè semplicissimo e veloce. Permette una marea di prove, certo è rigido ma per una programma gratis non si può pretendere tutto. Inoltre essendo di proprietà della WestSystem, società che ha inventato le resine epossidiche, mira a farvi fare la barca!


LO SCAFO

Dopo l’iniziale entusiasmo per la progettazione di imbarcazioni a vela (vi risparmio l’elenco dei “geniali” progetti) finalmente decisi che imbarcazione realizzare.
Di seguito l’elenco dei punti “fermi” che avevo stabilito:

1. barca da regata oceanica
2. costruzione a triplo spigolo in compensato marino rinforzato con tessuto di kevlar e carbonio e resina epossidica
3. lunghezza 40 piedi (12 m.)
4. larghezza intorno ad 1/3 o 1/4 della lunghezza
5. dislocamento leggero: ca. 4.000 kg.
6. deriva a T con pinna in acciaio inox e bulbo in piombo
7. ballast per 1200 lt.
8. interni open space
9. armamento a 7/8 con una superficie velica di ca. 90 mq.
10. doppio timone a barra
11. motorizzazione da 20 CV

Come potete vedere ho seguito con attenzione alcunii dettami della moda attuale sulla progettazione di scafi da regata: entrate di prua molto fini e poppa larga e potente. Eppure il dubbio, eterno compagno di una generazione che ha perso, mi ha impedito di seguire fino in fondo la strada dei veri ocean cruiser, niente poppe (?) immense. Una barca più stretta ho pensato naviga meglio a tutte le andature e poi non sbatte sulle onde.
Ma negli interni ho dato sfogo a tutte le mie ambizioni di “regatante oceanico”: un gigantesco tavolo da carteggio a centro barca, niente cabine, arredamento spartano e una immensa cala vele. Mi sono ispirato a due meravigliose barche: il Sun Fast 3200 e il Pogo 40.
Mentre scarabocchiavo i miei sogni, mi immaginavo seduto al tavolo a scegliere le migliori rotte, mentre l’equipaggio, diretto da mio figlio Andrea, surfava a 15 nodi sulle grandi onde oceaniche.

Ma, come tutti i sogni, la realtà è stata ben differente. Mio figlio si è completamente disinteressato alla vela, probabilmente i quattro anni di Les Glenans gli hanno fatto venire la passione per le moto d’acqua, ed io sono sceso a mediazioni sempre più vicine al completo cedimento della “vela da banchina”.
Ogni settimana cambiavo qualcosa, una prua leggermente più larga per fare una cabina, due bagni, una vera cucina, il timone a ruota. Stavo trasformando il mio mostro della velocità in una innocua barchetta da crociera
Di seguito l’elenco dei punti che ho realmente realizzato:

1. barca da crociera per conduzione con equipaggio ridotto (eufemismo per dire che me la porto da solo)
2. costruzione Radius Chine in compensato marino rinforzato con tessuto di vetro e resina epossodica
3. lunghezza 12,17 mt.
4. larghezza 3,64 mt.
5. dislocamento 5.800 kg.
6. deriva in ghisa con scarpone
7. serbatoio acqua 600 lt.
8. interni con 3 cabine e 2 bagni
9. armamento in testa d’albero con randa e fiocco avvolgibili di 65 mq.
10. un solo timone a ruota
11. motorizzazione da 40 CV