"poichè le barche
hanno un'anima,
costruirle ti fà sentire
un pò un dio"

Anonimo










I quattro
libri fondamentali


“GENESI”

Tutto è cominciato in Bretagna. Con la mia famiglia stavo facendo un giro in questa terra di grandi marinai per convincere Andrea, mio figlio, a frequentare la scuola di vela Les Glenans. Lì ho notato che, insieme a enormi trimarani e meravigliose barche oceaniche, la maggior parte delle barche a vela era composto di piccole e medie imbarcazioni, costruite in compensato marino e a spigolo. Molti piccoli cantieri costruiscono queste barche su ordinazione e spesso su progetto personale dell’armatore, ma sono moltissimi anche gli autocostruttori.

Ho pensato: se lo fanno i francesi lo posso tranquillamente fare anche io!

Nota dell’autore: noi italiani, è risaputo, abbiamo un rapporto di odio/amore con i francesi. Normalmente la sinistra intellettuale ama la Francia e nutre una profonda invidia per la sua cultura, consolandosi con le vittorie della nostra nazionale di calcio. La destra edonista invece credo ami la Costa Azzurra e lo Champagne e si consola con il prosecco. Fare una scelta fra la coppia Berlusconi/VeronicaLario e Sarkozy/CarlaBruni è invece innaturale ed impossibile.
Ma sulla vela bisogna lasciarli stare. Hanno tutto, i più veloci ed avveniristici trimarani e i più importanti cantieri di serie, i grandi navigatori oceanici e una moltitudine di “proletari del mare” che, con qualsiasi tempo e su piccole barchette, fanno allegre “promenade” dove mangiano puzzolenti formaggi e bevono Bourdeaux.

IL PRIMO SCHIZZO


Nell’inutile tentativo di educarlo ho sempre detto a mio figlio che anche se la risposta è "Blowin' in The Wind", qualche volta si trova nei libri o forse in internet. Perciò sono andato in libreria a cercare le risposte. Naturalmente le ho trovate, ma erano sbagliate (citazione). Enormi tomi illegibili sulla dinamica dei liquidi o lussuosi libri di fotografie, ma niente che spiegasse ad un poverocristo come disegnare una barchetta a vela.

Poi, accompagnata dal suono della Marsigliese (altro paragone I/Fr impossibile), ho scoperto la rivista Loisirs Nautique. Lì c’è tutto. Andate sul suo sito abbonatevi ed ordinate tutti i libri, alcuni sono stampati in maniera orrenda, ma dopo averli studiati sarete diventati dei novelli Farr, o Frers, o Stephens etc..

Per me questi libri sono stati come Il Capitale o Il Vangelo, anche loro finiranno nel caminetto per accendere il fuoco (citazione) insieme alle tante illusioni che hanno generato, ma nessuno può negare che siano serviti a qualcosa.


Questo è il primo schizzo di una barca a spigolo di circa 12 m. che ho fatto. Bello vero? Ma come hai fatto visto che non ci capisci niente? L’ho copiato!

Ho applicato il sistema che si usa nel mio vecchio lavoro. Quando si deve fare una nuova campagna pubblicitaria un allegro gruppo di “creativi” si chiude in una stanza, inizia a scartabellare un gran numero di libri di fotografie, sceglie quella che potrebbe piacere di più al cliente e poi chiama il fotografo.
Al fotografo (che poi ero io) viene chiesto di realizzare qualcosa di simile ma più ……, insomma basta che non si capisca che è copiata.
Io lo facevo e non provavo vergogna.